lunedì 26 luglio 2010

(113) al tavolino


Apro il computer per cercare te,
ci sei, ti chiamo, subito rispondi,
ci apriamo uno all'altra i nostri mondi,
come stessimo a prenderci un caffè.

Mentre ti scrivo ti accavalli a me,
mi scrivi sopra, allora mi confondi,
e, se io non ti seguo tu ti offendi,
dici:- Tu non m'ascolti, vai da te!-

Dici che glisso, poi, se una battuta
mi scappa per ischerzo, non sia mai,
non trovo mai un santo che mi aiuta.

Io non so più se resti o te ne vai,
aspetto; dico: -Vedrai che mi saluta!-
resto lì come un fesso, e tu lo sai.

26 luglio 2010

sabato 24 luglio 2010

(112) Tuffo d'amore


Era una notte della calda estate,
sulla piscina, ai bordi, col costume
due corpi quasi nudi, nel barlume
di luci fioche, pallide, sfocate.

Splendide s'eran le stelle affacciate,
della passione ci travolse il fiume
che, liberati dell'ultime piume,
si tuffarono la musa ed il suo vate.

Non ci fu più bisogno di parole
che l'elegia la scrisse la natura
con sensuali abbracci e capriole.

Nell'acqua chiara un'unica figura
in un fremito che solo amore vuole
divenne sole nella notte scura.

24 luglio 2010

(111) Nella fontana


Grazie per la magnifica serata,
quella fontana era una favola,
la tua mano mi ha rassicurata
e t'ho seguito, senza dir parola.

Brillavamo alla luce delle stelle,
ci sfioravano piacevoli sensazioni,
mai le stelle son state così belle,
brillavano sulle nostre emozioni.

Emozioni che riscaldano il cuore,
confuse le mie labbra con le tue,
baci appassionati, pieni di amore,
m'hai presa e ci siamo persi in due.

L'acqua era tiepida e piacevole,
amore mio, un solo corpo ardeva,
la luna, che ne era consapevole,
con le nuvole lei ci proteggeva.

Non cessavi di regalarmi amore,
io, distrutta, ansimavo di piacere,
tu focoso eri pieno di ardore,
meraviglioso è stato in te godere.

La musa

24 luglio 2010

martedì 20 luglio 2010

(110) Le batoste


A milioni, le piccole stelline,
s'accendono e si spengono sul mare,
sto sotto l'ombrellone a meditare,
ma quelle stelle sono tante spine.

Come un'ortica spingono sul cuore,
un cuor che a palpitare era tornato,
un cuor che si credeva vaccinato
da non temer le trappole d'amore.

Quelle son trappole così ben nascoste
ch'evitarle non puoi se della vita
non spranghi sia la porta che le imposte.

Il mio cuor vagabondo è sempre in gita,
è sempre spalancato;...le batoste
sanno rimarginare ogni ferita.

20 luglio 2010


sabato 17 luglio 2010

(109) Vorrei che fossi lei..


Vorrei che fossi lei,
quando all'approccio mio lei si ritira
e dice: -Non mi va! Lasciami stare!-
Tu mi diresti: -Io ti voglio amare!-

Vorrei che fosse te, quando nel letto
lei legge, legge, e fiducioso aspetto
e. se resisto a non addormentarmi
spegne la luce e scalcia, per scansarmi,

-Non eri stanco? Su, fa il bravo, dormi!-
Senza richiesta Tu vorresti amarmi,
nemmen ti perderesti alla lettura,
con te non dormirei;... stanne sicura.

Ti senti triste lassù, pensando a me
che forse godo; io sto pensando a te
che mi faresti goder sicuramente
in un piacer comune, sorprendente.

Ebbene sì, voglio essere sincero,
quando io sto con te godo davvero,
ieri sera la scelta fu sbagliata,
fossi rimasto con te, mia adorata,
amor m'avresti dato, e la passione
avremmo condiviso in comunione.

17 luglio 2010

venerdì 16 luglio 2010

(108) Notte insonne


La mia notte ha cambiato colore;
sei con lei e non mi va di sapere,
non prendo sonno, per ore e ore,
mentre tu stai facendo l'amore.

Fa presto a tramontare la luna
e tu di me non ti rammenti,
stanotte è per lei la fortuna
ed io ne raccolgo i frammenti.

Di tramonti non voglio vivere,
pieno di ombre è il mio cuore,
nei sogni voglio credere,
anche per me verrà l'amore.

Voglio credere che il cielo
anche per me abbia nuvola;
e con le ali, ma senza velo
possa riavere la mia favola.

Io sono niente senza l'amore
e tu sai bene come amarmi,
Già la luna cambia colore
ma non riesco ad addormentarmi.

Grazie o mia musa adorata

16 luglio 2010

(107) Ho rubato


Ho rubato il colore dei tuoi occhi
per dipingere i miei prati;
il calore della tua voce
per scaldare le mie notti
le tue labbra golose
per saziare la fame di Te;
ho rubato il tuo nome
per darlo agli angeli;
e il tuo cuore
per farne una dimora.

Mancavano i papaveri nel prato,
dalla tua bocca i petali ho rubato;
farò della mia voce
la culla dei tui sogni,
ti nutrirò con i miei baci
finché non sarai sazia;
Il nome tuo mai potrò rubare,
non si può togliere luce ad una stella;
Il cuore mio per Te
sarà gabbia dorata
dove sarai
per sempre incatenata.

La musa il Poeta

giovedì 15 luglio 2010

(106) Un film non visto


Il cinema era deserto,
ultima fila in galleria,
l'amore mi hai offerto,
la mente è volata via.

Io volevo solo parlare
perché tanto tu mi piaci,
mi son lasciata penetrare
non resistendo ai tuoi baci

Sei l'amore mio, stupendo,
che da sempre ho sognato,
di sesso non mi intendo
ma tu mi prendi il fiato.

Il film sarà stato bello?
Ma più bello è il nostro amore,
E' un dolce ritornello
l'averti nel mio cuore.

La musa

(105) Tocco magico


In quell'ultima fila in galleria
la proiezione ci trovò distratti,
ci consolammo un l'altra, soddisfatti
l'estasi assaporando in sintonia.

Quella tua mano era una magia,
stretta, calda, continua, senza scatti,
il medio mio che in vischiosi anfratti
la tua natura fremere sentia.

Consci d'amplessi pieni, senza veli,
uno nell'altra uniti, un corpo solo,
carne con carne, peli contro peli,

della goduria conoscemmo il volo,
il brivido percorse i sette cieli
toccando io la rosa e tu il giaggiolo.

15 luglio 2010

mercoledì 14 luglio 2010

(104) Amore ladro


Tu hai rubato la rosa
in me candida fanciulla,
così tenera e amorosa;
da tempo c'era il nulla.

M'hai portato alle stelle
tanto mi hai fatto godere,
mai le avevo viste sì belle!
Che magnifico piacere.

Esse si son preoccupate
nel vedere un corpo solo,
si son poi rasserenate
nel vedere il nostro volo.

La notte è continuata,
la luna c'era complice,
mai son stata sì amata
tutto appariva semplice.

Sei stato grande amore,
che soddisfatta ero,
stanca, ma il tuo vigore
m'ha tolto ogni pensiero.

la Musa

14 luglio 2010

venerdì 9 luglio 2010

(103) La tempesta


Quel campo sterile che or seminiamo
fertile fu già un tempo
e, ricchi frutti,
ancor d'amore nutrono il tuo cuore
che nella vita
mai proverà più il morso del digiuno.

Altra la fame che si fa sentire,
fame della passione
che mai ti rese sazia
nella stagione dei grandi tormenti,
allor che l'anima
è un naufrago in balia della tempesta.

Il seme mio
che ancora fluido sgorga,
e, già fecondo,
pur produsse i frutti
di nuova vita che già si rinnova,
quel seme ancora d'estasi m'inonda
allor che nel tuo campo
io vengo a seminare.

L'anima mia,
che ristagnava nel lago della quiete
ora è travolta in un vortice d'amore
per unirsi alla tua
nella furiosa tempesta
che sino ad ora
ci aveva risparmiati.

Giammai io tenterò
fuggir quella tempesta

10 luglio 2010

venerdì 2 luglio 2010

(102) Le tue rime


Tra noi non c'è contatto
eppur son persa di te;
provo sensazioni di fatto
con le rime tue per me.
Vorrei tanto non deludere mai
quell'amore che tu sai infondermi.

La mia essenza ti porgo
come qualche notte fa;
erano veri i sospiri
per dirti:...Ti vorrei qua.

Hai saputo accendere
l'arcobaleno nel mio cuore.

Tu sai cantare al mio cuore,
cerco invano di difendermi,
ma provo tanto stupore;
non finisci mai di sorprendermi.
Hai riempito i miei giorni
di mille profumi,
Di mille canzoni
che pur conosciute
erano per me
come fossero mute.

Queste tue rime da innamorato
che mi rivolgi con sobrietà,
tu sei l'amore mio, obliato,
ed io sfavillo di felcità.
Ora del tuo Amore
i giorni son pieni;
Amore lontano
non fuggirmi più
la musa

02-07-2010

(101) Come mai?


Come mai sono finita
dentro le tue braccia?
In quale percorso di vita?
Qual'è la magica traccia?

Con te son stata donna,
da tanto lo volevo,
anche se sono nonna
al tocco tuo fremevo.

Sei unico, sei magico,
il sogno mio d'Amore,
sei il Vate mio, magnifico
che sa farmi sognare.

Insieme siamo vivi,
l'anima e il nostro cuore
cantano insiem giulivi
l'inno del nostro amore.

Grazie o Musa mia

o1-07-2010