(386) ottobrata
Limpido e terso mare tu ti specchi
allo spazzare della tramontana
che ha disciolto ogni velo. La campana
l'argenteo suono spande a lieti orecchi.
Ottobre sbarazzino e fresco avanza,
aspettano i Castelli che al tramonto
il sol l'infiammi ed eccolo, è già pronto,
s'allunga l'ombra del tiglio che danza.
E nel danzare a mano a man si spolglia,
e in ocra si tramuta il verde intenso
che ricopriva ieri la sua foglia.
Quanto tempo è passato? Ed io ti penso,
penso a quei baci e ancor mi viene voglia
di viver quell'amore tanto intenso.
10-ottobre-2011
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