L'accappatoio per terra,
lo scroscio d'acqua dietro i vetri opachi
che, sempre più appannati,
mostravan le tue forme sinuose
in una danza orientale.
Lo sguardo percepivi
degli occhi miei furtivi
e t'attardavi invitante.
insensibile non potei restare
e mi tuffai nel mare.
Allora navigammo
in un vibrante e scivoloso amplesso.
39 maggio 2010
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