venerdì 4 giugno 2010

(66) Il mio vate


Chissà se nella vita
ognuno di noi spera
che in cima alla salita
sia sempre primavera.

In cima alla salita
sempre non ci sarà,
se saprai aspettare
vedrai che arriverà.

Mi è successo a un tratto
trovarmi in una rima,
il cuor si è liquefatto
e son salita in cima.

Non c'è peggiore inciampo
che cader su una rima,
chi cade non ha scampo
per tornar come prima.

Questo cuor che sospira
anche se pien d'amore
non mi sentivo viva,
stava nel suo torpore.

Il cuore è sempre vivo,
non puoi lasciarlo a secco,
per mantenerlo vivo
riempilo, perbacco!

Le tue rime o vate
con le dolci parole
per me son serenate
suonate da mandole.

Io sono il tuo Lindoro
e a far la serenata
verrò o mio tesoro
da te n'ogni serata.

Il cuore m'hai trafitto,
i sensi m'hai rubato,
mi getto a capofitto
con te, vate adorato.

Gettati pure Amore
senza timore alcuno,
sarò il tuo salvatore
non temerem nessuno.

la Musa il Poeta

4 giugno 2010

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