martedì 25 maggio 2010

(35) Estasi (391)


Cantava il vento tra gli spogli faggi,
noi due vicino sul lieve tappeto
disteso dall'autunno, un po' indiscreto
giocava il sol tra i rami co' suoi raggi.

Io t'abbracciavo, una mano furtiva
andò a frugare sotto la tua gonna,
tu mi spogliasti il petto: o musa! O donna,
che sai svegliar colui che pria dormiva.

Giunto dove s'incrociano le cosce
toccai l'ambito ed agognato fiore
che sol nol può apprezzar chi nol conosce.

Inebriato fui dal suo turgore;
quell'attimo svanirono le angosce,
ci perdemmo nell'estasi d'amore.

12 maggio 2010
da: La Nostra Favola

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