lunedì 24 maggio 2010

(31) Tenerezza (389)


Era una notte chiara,
la luna coi suoi raggi luccicava
sopra l'onda del mare che sciacquava;
all'orizzonte, sola, una lampara.

Sopra la spiaggia o cara
noi due si stava accanto e si parlava,
la testa sul mio petto si poggiava,
il cuor batteva come una fanfara.

Il palpitar convulso era fremente,
con la mia mano, lenta una carezza
è scesa alle tue coppe dolcemente.

Ti sei arresa a quella tenerezza,
la tua bocca alla mia, avidamente
s'è sciolta in un incanto di dolcezza.

Alla mia Musa

1 maggio 2010

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